Effetto a catena: #met2b_Urban Art MEeTing
Il progetto #met2b_Urban Art MEeTing continua così ad essere rigenerazione dello spazio urbano e al tempo stesso pubblica restituzione della bellezza. Una “fontana gigante” che si estende in verticale, da cui l’acqua scende attraverso un sistema di vari secchi tra loro collegati. È questa l’installazione per il 2016 che è stata ideata sulla facciata del Met, il locale di Marina di Ragusa che ogni anno “presta” la sua parte esterna per trasformarla in una simbolica tela su cui fare arte urbana. Ancora una volta, come accaduto per gli ultimi due anni, a curare l’installazione sono i direttori artistici Elisa Muccio e Danilo Dimartino, giovani architetti iblei dalla grande creatività. Per questa edizione, coadiuvati da un collettivo di creativi, finalisti dell’estemporanea dello scorso anno (Irene Minissale, Carla Difranco, Flavia Puglisi e Maria Scollo), hanno immaginato la nuova installazione come un intreccio di tubi, raccordi, valvole, rubinetti e appunto secchi da cui l’acqua scende lentamente goccia dopo goccia.
Un’occasione per esaltare questo tema, il suo risparmio e del suo utilizzo consapevole e meditato, senza sprechi essendo essa stessa fonte primaria di vita. “#met2b 2016 vuole diventare proprio questo grande raccoglitore di vita e quindi di idee e creatività; una seconda possibilità di rinascere – spiegano i due direttori artistici – i tubi, infatti, non trasportano solo liquidi come si potrebbe pensare, essi sono anche contenitori di memorie dimenticate, occasioni perdute, esperienze passate, vite vissute”. Non finisce qui: l’installazione è interamente alimentata da pannelli fotovoltaici che attivano un meccanismo allo scoccare di ogni ora. Per quindici minuti l’acqua scorre e contemporaneamente si accendono le luci a led inserite all’interno dei secchi.
L’installazione diventa attrazione scandendo così il tempo e dando appuntamento al ciclo successivo.