Corradino D’Ascanio nel 1946 non sapeva che avrebbe rivoluzionato il modo in cui si sarebbe spostato l’uomo nella nostra Penisola e creato un simbolo che avrebbe identificato l’Italia nel mondo: la Vespa. La sua “Motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofani ricoprenti tutta la parte meccanica” così depositata all’Ufficio Marchi e Brevetti di Firenze dalla Piaggio, è diventata un icona nel nostro paese con il nome di “Vespa”. Ribatezzata in questo modo dallo stesso Enrico Piaggio per le forme sinuose del primo modello che ricordavano per l’appunto il famoso insetto, da settant’anni ci accompagna per le strade ispirando storie d’amore, viaggi avventurosi, canzoni, film ed esperienze positive dagli adolescenti agli adulti. Il tempo passa ed i modelli seguono le tendenze del mercato. Se all’inizio della sua storia essa era il simbolo della mobilità italiana, al giorno d’oggi lo scooter viene scelto per le qualità tecniche di prim’ordine. Il telaio è stato sostituito con una scocca portante e i motori hanno guadagnato l’iniezione elettronica che fa dimenticare gli affascinanti ma oramai antichi problemi dei carburatori. I nostalgici ed i puristi però continuano a ronzare attorno ai vecchi modelli molto spesso restaurati grazie alla disponibilità dei pezzi. La Piaggio stessa continua infatti a produrre tutti i ricambi dal 1946 ad oggi, così se avete la necessità di acquistare una coppia di manopole per una “Vespa 125” del 1948 o un contachilometri ovale per una “150 GS” del 1957, il venditore vi metterà prontamente sul banco il pezzo desiderato, nuovo ma dalla fattezza dell’anno desiderato. Al giorno d’oggi però i modelli che la casa di Pontedera produce sono tantissimi ed altrettanto varie sono le collaborazioni con stilisti ed ingegneri per garantire quel segno di esclusività che si ricerca in questi tempi moderni. Uno su tutti la “Vespa 946”, il modello più costoso al mondo dal prezzo medio di 10.000 € resa ancora più pregiata dalle personalizzazioni effettuate da “Emporio Armani”. A settant’anni suonati la sua versatilità, il suo fascino e le azzeccate scelte di mercato hanno reso questo scooter più giovane che mai.

1 Ti piace