Amore e legge di attrazione
L’estate parla di amore e della forza impetuosa che porta con sé; qualcosa che passa attraverso la magia dell’attrazione e segna immancabilmente la stagione vitale per eccellenza. Fuori dagli stereotipi, si proverà a sfuggire anche dai luoghi comuni che sotto l’ombrellone ci vedono consumisti di relazioni affrettate e passeggere per frequentare, invece, lo spazio della domanda più gustosa: è possibile attrarre a noi la persona desiderata? Chi non ricorda sulle spiagge la presenza, spesso discreta, a volte addirittura celata tra creme e cappelli, del famigerato The secret di R. Byrne? In quel libro ognuno ha cercato il segreto della Legge d’Attrazione per ordinare all’universo di realizzare ogni desiderio: e quale desiderio più grande dell’amore? È il potere dell’immaginazione e della forza dell’intenzione. Einstein diceva che tutte le cose importanti e durature iniziano prima nell’immaginazione e dopo trovano una via di realizzazione perché l’immaginazione è più importante della conoscenza. Le cose in realtà non sono così semplici. Anzi. Il principio di base della legge di attrazione è che attraiamo cose simili e atteggiamenti simili. Ma è necessaria una precondizione: l’amore giunge a noi se noi per primi siamo amore. E non è un gioco di parole: bisogna consegnarsi all’esperienza senza aspettarsi nulla in cambio in un atteggiamento di distacco dal risultato, dalla conquista. Se c’è attaccamento a ciò che si vuole ottenere, si suscita una vibrazione contraria a ciò che è l’amore, più vicina al bisogno che al desiderio e si entra in una condizione energetica funzionale a tutto tranne che alla relazione d’amore. Le stesse neuroscienze stanno dimostrando ciò. L’ossessione al risultato, alla conquista, attrae qualcos’altro: delusioni, relazioni disfunzionali, la cosiddetta persona sbagliata! Sembra un paradosso, ma per una relazione sana non serve dipendere da essa coltivando crescenti aspettative perché la dipendenza porta alla condizione di bisogno che a sua volta non genera attrazione. E allora si può imparare ad innamorarsi della persona giusta? La legge di attrazione dice di sì. E dopo il distacco dal risultato segue forse la prima vera regola: smuovere le credenze interiori che frenano l’azione della Legge d’Attrazione. Se si crede, ad esempio, di non meritare una persona, di esserne indegni, sarà difficile che l’energia venga indirizzata e veicolata: sarà più facile al contrario contattare un’esperienza di disistima anziché d’amore. Per la Legge d’Attrazione non esiste “l’altro”. Quello che si da agli altri lo si da a sé. E dare amore all’altro non significa permettere d’essere usati. È utile allora allenare un pensiero positivo sul piano della logica e sul piano delle emozioni: generare credenze di senso opposto a partire dal linguaggio interiore e dall’individuare chiaramente cosa e chi si desidera veramente. La Legge d’Attrazione funziona solo una volta che sia chiaro e preciso l’obiettivo. Inoltre, è utile, come insegnano i Life Coach, allenarsi a evitare la negazione. La mente, infatti, funziona attraverso simboli e si concentra inconsciamente sulle parole forti. Se si pensa: “non voglio più avere delusioni d’amore!”, l’inconscio non si concentra sul “non” ma su quel che c’è dopo e si focalizza sulla delusione creando le condizioni proprio della situazione temuta! La stessa frase va riscritta mentalmente: “Incontrerò una persona con la quale avrò una relazione soddisfacente“. Si tratta di essere consapevoli che il destino è determinato da quanto costruiamo. La parte emotiva di ognuno non distingue facilmente tra bene e male. E qui entrano in gioco le emozioni che sono il nutriente dell’obiettivo desiderato. Senza un coinvolgimento emotivo rispetto all’obiettivo d’amore non ci sarà impatto, attrazione e infine, coinvolgimento. Quando vivi di emozioni che senti straordinarie e pensi, desideri, speri ciò che di più bello vuoi per te, stai mettendo in campo le forze della legge di attrazione.
(S. Littleword, Piccole cose)
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