Bagno e cucina: i nuovi spazi di auto-rappresentazione
Il bagno e la cucina erano considerati, in un tempo ormai lontano, “spazi di servizio”. Oggi sono essi a rappresentare lo statement di una situazione abitativa, spazi di auto-rappresentazione. Il terribile anno della pandemia, che ci ha costretti a vivere più tempo chiusi in casa, ha amplificato alcune tendenze abitative.
Come sottolinea il magazine del Salone del Mobile, il bagno e la cucina hanno oggi dilatato la loro dimensione sia fisica sia mediatica. Sono, potenzialmente, spazi grandi e iper-progettati. Multifunzionali, ma non più nel senso operativo cui ci aveva abituato il progetto di interni (aggiungendo per esempio sauna o fitness alla sala da bagno; dispensa o cantinetta alla cucina). La ricerca si evolve in chiave contemplativa, puramente edonistica. Niente di strettamente funzionale quindi: in bagno potrà ad esempio comparire una zona caminetto, così come in cucina potremmo ubicare un angolo lettura-relax.
Il bagno e la cucina vengono intesi quindi come spazi “da inventare”, sommatoria di stimoli e di occasioni e, in questo senso, si accostano alla fruizione che era tipica per le zone giorno della casa.
Le nuove tendenze per la cucina
Se volessimo trovare un simbolo condiviso per la ricerca 2020, probabilmente sarebbe il monolite: volume puro e silenzioso, sovente posizionato al centro dello spazio, sempre finito con materiali preziosi e cromie sofisticate.
Esso nasconde al suo interno un cuore tecnologico pulsante ove i punti acqua e fuoco compaiono al bisogno con grande efficienza e numerosi accessori, ma sono altrettanto pronti a sparire, terminato l’uso. Intanto, potenti cappe aspiranti (quelle di ultima generazione posizionate sul piano e non sospese) assicurano che l’atmosfera circostante non rechi tracce di odori di cibo o di fatiche umane.
Insomma, il mondo della cucina è più simile, oggi, a una galleria d’arte dove gli elettrodomestici “spariscono” nell’architettura dell’insieme, pur essendo sempre più presenti attraverso modalità di connessione che li trasforma in “assistenti personali”.

La nuova dimensione del bagno
Innanzitutto, “stanza” e non più loculi nei ritagli di spazio: il bagno è, oggi, a tutti gli effetti, uno dei fulcri “più importanti” della casa. Da vivere individualmente o in coppia e da mostrare agli altri in una chiave edonistica.
A livello progettuale, nelle “stanze” da bagno la tendenza pare indicare due direzioni in qualche misura contrapposte. Da un lato, i sanitari confermano il loro ruolo di protagonisti, differenziandosi fortemente dallo sfondo, ossia dai rivestimenti. Dall’altro lato, si verifica un approccio “mimetico”, con un effetto di dissolvenza della parte funzionale nella parte ambientale.
