Conciliando il meglio dell’ingegneria biomeccanica e della tecnologia interattiva utilizzare un attrezzo ginnico ci permetterà a breve di produrre energia pulita nel pieno rispetto dell’ambiente. Ciò grazie ad alcune aziende leader nel settore che, ognuna a suo modo, hanno creato le varianti green di tapis roulant, cyclette, stepper, biciclette ellittiche e quant’altro possa immagginarsi.

L’idea di usare la fatica sportiva per produrre energia non è nuova. Lo ha fatto per la prima volta nel 2007 una palestra di Hong Kong. E negli Stati Uniti sono nate molte strutture di questo genere: in Florida, ReRev, è specializzata nell’aggiornare attrezzature sportive in modo che generino elettricità. Mezz’ora di allenamento su un’ellittica così modificata produce circa 50 watt all’ora, abbastanza per accendere una lampadina fluorescente per 2 ore e mezza, o per caricare 6 volte un telefonino. Lo stesso fa l’azienda The Green Revolution, in Connecticut. Un gruppo di 20 sue cyclette adattate sarebbe in grado di generare 3,6 megawatt di energia rinnovabile all’anno. Abbastanza per alimentare la luce di 72 case per un mese.

In Europa abbiamo la britannica TGOGC, Green Energy Gym Technology, il cui prototipo è una palestra a forma di cuore che sorge all’aperto, nel Shaw Park di Hull. La struttura è dotata di quattro macchine in grado di produrre energia: una cyclette, una ellittica, una recumbent bike e una handbike. Ognuna delle quali è in grado di generare fra i 60 e gli 80 watt all’ora a seconda della forma fisica e dello sforzo di chi la utilizza. Insieme permettono di accendere una serie di luci Led che di sera illuminano l’area di allenamento. La struttura è completata da un indicatore che si accende quando gli utenti si allenano e che, come un termometro, misura in tempo reale l’energia prodotta; alcune panche per gli addominali; e un angolo ristoro in cui le persone possono pesarsi e calcolare il proprio indice di massa corporea, oltre che visionare le linee guida per stare in salute, redatte dall’azienda sustainable move insieme al ministero britannico della Sanità.

In Italia la Technogym, azienda leader nella fornitura di attrezzature e servizi per il fitness, ha lanciato la sua nuova linea Artis. Una serie di 30 macchinari pensate per il training cardiaco, lo sviluppo della muscolatura e l’allenamento funzionale, che grazie alla loro tecnologia, riescono a sfruttare al massimo l’attività fisica degli utenti, trasformando i loro sforzi in nuova energia, destinata a soddisfare il fabbisogno interno di un intero centro fitness. La quantità di energia varia da strumento a strumento: i tapis roulant, ad esempio, gli attrezzi di forza e quelli per tonificare i muscoli riutilizzano l’energia prodotta dalle leve per alimentare i macchinari e far funzionare il display. Le attrezzature per l’esercizio cardiaco, quali cyclette, stepper e spin-bikes, sono capaci, invece, di sfruttare l’attività fisica degli sportivi non solo per il funzionamento del display ma anche per produrre nuova energia, destinata ad alimentare la rete elettrica della palestra. Technogym ha calcolato che, con 30 macchine attive per 8 ore al giorno, l’energia autoprodotta arriva a coprire ben il 25 % del fabbisogno energetico di un centro welness e fitness.

Come funzionano? Semplice. Ogni macchinario è collegato a delle dinamo e queste a loro volta sono a degli accumulatori di corrente elettrica. Il progetto per realizzare la linea Artis si è ispirato al “Green Concept”: “riduci”, ovvero diminuire i consumi del 30% delle apparecchiature che non possono produrre energia ma che la consumano solamente; “ricicla”, cioè sfruttare l’energia prodotta dal movimento al fine di rendere autosufficiente il funzionamento del display; “rinnova”,contribuisci all’alimentazione delle altre utenze con quelli attrezzi capaci di alte prestazioni come le bikes. Technogym non si è limitata a questo, ha voluto fare le cose in grande. Con i modelli Artis gli utenti possono essere costantemente connessi con il mondo esterno. Ogni componente della nuova linea, infatti, è dotato di una consolle interattiva che funziona come un moderno smartphone: con la possibilità di connettersi ad internet, controllare i social, utilizzare le applicazioni, navigare sul web, potrà accedere ai programmi d’allenamento e memorizzarli collegando lo smartphone, potrà  addirittura, attraverso la webcam integrata, effettuare videochiamate. La linea Artis è già stata inserita con successo in diversi centri fitness europei nelle città di Amsterdam, Berlino, Bristol, Londra e Madrid.
Non tutti sono però convinti. Economicamente: si tratta di un investimento che, considerato il guadagno energetico ottenuto, richiederebbe anni per rientrare. Legislativamente, inoltre, in italia siamo in presenza di un vuoto normativo che non riconosce “la pedalata” come fonte energetica e non disponiamo di parametri numerici che definiscano le quantità di energia producibile.

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