Skyline avveniristici, prospettive ipnotiche, città sospese nel tempo, figure in silenziosa attesa, cattedrali industriali e segni architettonici definitivi. Questo ci raccontano le fotografie premiate nel 2020 dall’International Photography of the Year, che seleziona le immagini più belle scattate da professionisti e talenti emergenti da tutto il mondo. 

Delle 13 mila fotografie inviate da professionisti di 120 Paesi i giudici degli IPA (curatori, docenti e photo editor dal New York Times a Getty Images) hanno scelto le foto più belle di quest’anno, suddivise in 13 categorie, dall’advertising al paesaggio, dalla moda all’architettura.

Una carrellata di finestre sul mondo, dalle fotografie del Canale della Giudecca deserto a Venezia, immortalato da Noel Clegg, agli interni barocchi dei teatri all’italiana ritratti nel 2020 da Jesús M.Chamizo. Dalle leggeri pareti in cemento del Museo Nazionale del Qatar firmato Jean Nouvel alla LEGO House di Bjarke Ingels, dal Centro Heydar Aliyev di Baku disegnato da Zaha Hadid alle fredde atmosfere del book “Antarctica: The Walking Giant”.

Ci sono inoltre tanti ritratti, immersi nella solitudine di questo anno terribile, in iconica attesa, o pronti a sfidare il destino, portando avanti le battaglie che guardano al futuro. Il concorso promosso dall’istituzione statunitense International Photography Awards™ si conferma tra i più ampi nel panorama dell’ottava arte.

“In questi tempi senza precedenti, le voci di quest’anno riflettono alcune delle maggiori sfide che la nostra generazione deve affrontare, non ultima quella relativa a un virus che, per la prima volta, ha influenzato in qualche modo ogni persona sulla terra. In questo 2020 vediamo le fotografie al suo meglio – che si tratti della pandemia di Covid o della rivolta del mondo contro le ingiustizie- le immagini catturate sono mozzafiato. Posso facilmente dire che queste sono le migliori immagini che ho visto negli ultimi decenni” commenta Hossein Farmani, il fondatore e presidente dell’IPA.

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