Guida Michelin 2021, è countdown
La Guida Michelin 2021 sarà presentata mercoledì 25 novembre, nonostante tutto, e c’è da chiedersi come sarà?
“Questo che si sta chiudendo è un anno particolarmente difficile per tutti. – le parole del direttore Sergio Lovrinovich – Difficilissimo per i ristoranti nel mondo e in Italia. Chiusi durante il lockdown di primavera durante la prima ondata del coronavirus. Chiusi ora nelle zone arancioni e rosse e con la limitazione del solo pranzo nelle zone gialle a seguito della seconda ondata del Covid-19”.
Un quadro demoralizzante per ristoratori e clienti. Ma la Guida Michelin non ha rinunciato a fotografare lo stato di salute dell’eccellenza della ristorazione italiana. Pur apportando necessarie modifiche, fra le quali lo slittamento della data di presentazione dell’edizione 2021 negli ultimi giorni di novembre.
Abbiamo spulciato quindi le anticipazioni per voi e fra le tante novità che aspettaremo di leggere il 25 novembre, ci ha colpito un nuovo riconoscimento: la Stella Verde “il pittogramma che promuove gli chef che si sono assunti la responsabilità di preservare le risorse e abbracciare la biodiversità, ridurre gli sprechi alimentari e sostenere una cucina sempre più green”.

Cos’è davvero un bel piatto?
Qualità dell’impiattamento, qualità dei prodotti, l’abilità dello chef, la sua creatività, i sapori, la consistenza, i tempi di cottura. È tutto questo e anche di più. Ogni piatto riflette la visione e l’impegno di uno chef, riflette il modo in cui ogni prodotto viene coltivato nel rispetto della natura e della stagionalità, riflette la ricchezza del territorio, i legami che si creano con i produttori locali. Preparare un bel piatto è anche volontà dello chef di rispettare l’ambiente. Una visione della gastronomia condivisa fra molti chef. La guida Michelin vuole premiare questa visione.
La Guida 2021 sarà la fotografia scattata dagli ispettori nel 2020, strumento utile per chi viaggerà nel nostro paese per compiere le proprie scelte sapendo che pur tra mille difficoltà il mondo delle ristorazione è stato resiliente.
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