Vivere in un paese tranquillo della calda Sicilia o in Piemonte in un paesino sulle fresche montagne. La casa poi, la compri al costo simbolico di 1 euro. È realtà. Tre piccoli comuni italiani: Salemi (Trapani), Ganci (Palermo) e Carrera Ligure (Alessandria) hanno messo in atto da un po’ di tempo questo tipo di iniziativa per salvare i loro centri dal degrado e dall’abbandono. Il primo paese a promuovere un progetto in tal senso è stato Salemi, grazie all’allora sindaco Vittorio Sgarbi, con lo scopo di porre un freno allo stato di abbandono del centro storico, colpito dal terremoto del Belice del lontano 1968. A seguire un provvedimento simile ha interessato un altro comune siciliano, Gangi, e recentemente Carrera Ligure, che lotta invece contro lo spopolamento, visto che è passata in pochi anni da 3.000 a 98 abitanti. Interessati? Ecco come funziona l’acquisto. Non è necessario essere residente nel Comune in cui si deve comprare. Le case sono di privati che vogliono disfarsene, il Comune fa da tramite per il passaggio di mano. L’acquirente deve assumersi tutte le spese notarili, di voltura e di registro, entro un anno deve presentare un progetto di ristrutturazione dell’immobile e, dopo aver ottenuto il permesso dal Comune, avviare i lavori di ristrutturazione entro due mesi. In più, è in genere richiesta la stipula di una polizza fideiussoria. Le case attualmente in vendita a Gangi, ad esempio, sono distribuite su più piani e con superfici complessive intorno ai 60 metri quadri. Si tratta per lo più di edifici pericolanti o fatiscenti che necessitano di una integrale ristrutturazione con costi stimati di circa 20-25.000 euro. A Carrega Ligure invece, si prevede che gli interventi di ristrutturazione siano fatti nel rispetto delle caratteristiche dell’architettura locale e dell’ambiente costruito in cui si inseriscono.
Il sistema potrebbe dare una piccola scossa al mercato immobiliare e facilitare l’accesso alle case di proprietà ai giovani, per i quali la possibilità di poter avere un mutuo è spesso un ostacolo insuperabile. I costi di ristrutturazione potranno, in alcuni casi, essere facilmente ammortizzati, visto che, grazie ad alcuni fondi italiani europei, sono previste forme di finanziamento soprattutto indirizzate alle giovani coppie. A questi finanziamenti, bisogna aggiungere poi la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per ristrutturazione e a quelle per riqualificazione energetica laddove sia presente l’impianto di riscaldamento. In ogni caso, per fare queste valutazioni, è sempre il caso di rivolgersi ad un professionista.

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