Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint de Phalle
In Maremma Toscana, vicino Capalbio, si trova un particolare giardino: il Giardino dei Tarocchi. Creato dall’artista francese Niki de Saint de Phalle nella seconda metà del secolo scorso, in 17 anni, il Giardino ospita grandi e suggestive sculture raffiguranti i 22 Arcani Maggiori delle carte dei Tarocchi.
“Nel 1955 andai a Barcellona e vidi per la prima volta il meraviglioso Parco Güell di Gaudí. Capii che mi ero imbattuta nel mio maestro e nel mio destino: tremavo in tutto il corpo. Sapevo che anche io, un giorno, avrei costruito il mio giardino di gioia, un piccolo angolo di paradiso. Un luogo di incontro tra l’uomo e la natura”.
Così raccontava l’artista scomparsa nel 2002. Un maestoso progetto che si estende oggi per circa due ettari e ha visto all’opera grandi artisti contemporanei, tra cui anche Jean Tinguely, marito di Niki.
I 22 Arcani maggiori dei Tarocchi sono costruiti in acciaio ricoperte da cemento con vetri, specchi e ceramiche colorate. Le carte rappresentano la personale visione dell’artista del significato simbolico ed esoterico dei Tarocchi, a cui era molto affezionata.
La loro disposizione all’interno del giardino è suggestiva, come se stessero narrando la storia della vita dell’artista.
Appena varcato l’ingresso, si è accolti da una grande iscrizione in corsivo che narra la storia di come nasce ed evolve il progetto. Niki de Saint Phalle spiega come, non appena inizia il suo lavoro, un attacco di artrite reumatoide le impedisce di usare le mani e di camminare. Ma questo non è sufficiente a fermarla.
L’Imperatrice
diviene la sua casa e il luogo d’incontro del team che lavora al progetto;
La Giustizia
per la quale Jean Tinguely ha creato una scultura che rappresenta l’ingiustizia e ha poi chiuso la porta con un grosso lucchetto.
E ancora, la struttura de
Il Mago
che per l’artista è la carta di Dio, della creazione e del gioco;
La Papessa
la grande sacerdotessa del potere femminile dell’intuizione;
La Fortuna
rappresentata dalla ruota: ciò che sale inevitabilmente dovrà scendere.
La struttura de
Il Sole
con sembianze di un uccello;
L’Albero della vita
i cui rami sono teste di serpente e il fusto è ricoperto da iscrizioni e disegni dell’artista;
Gli Amanti, Il Carro, La Luna.
Impossibile non lasciarsi coinvolgere, anche perché queste strutture sono tutte da vedere e da visitare, entrandoci dentro e camminandoci sopra.
Questo Giardino è un posto magico dove arte, uomo e natura si fondono.