“Il giardino delle grasse” una scommessa, più che un progetto, partito dalla volontà di trasformare un hobby in un mestiere, Salvatore Garozzo, architetto paesaggista specializzato in progettazione e realizzazione di giardini, parchi e paesaggi, ma anche agronomo, ci racconta come in realtà l’idea sia partita dalla volontà di trasformare in attività lavorativa una vera e propria passione, trasmessa dalla madre e coltivata nel tempo.
La scommessa, inziata con un’esposizione presso il c.c. Le masserie di Ragusa, ha permesso di scoprire una clientela variegata interessata, curiosa, affascinata e soddisfatta dalla versatilità del prodotto. “Il giardino delle grasse” è un progetto naturale la cui fonte di realizzazione deriva dalla volontà di intrecciare la fantasia del comporre e la ricerca di materiali vegetali e artificiali che ne impreziosiscano il contenuto. Il metodo realizzativo si basa sulla ricerca personale della materia prima come le piante grasse, eseguita con cura presso vivai di fiducia. La vasistica, elemento altrettanto importante, deriva da una scelta di materiali artificiali e vegetali tipici del nostro territorio. Si respira anche un po’ di tradizione pensando alle composizioni fatte nelle “cavagne”, piccoli contenitori realizzati con le canne che i venditori usavano per trasportare la ricotta. Vetro, pietre, cocci, sughero, bambù, tessuti naturali come la juta o la lana arricchiscono e personalizzano ogni composizione rendendola unica. “Una forma di architettura che nel tempo si trasforma”.
Questo il pensiero di Salvatore, per il quale le piante grasse si trasformano continuamente. Sono le piante del terzo millennio. Ci spiega, infatti, come l’utilizzo nel tempo di queste piante possa diventare il fulcro di quel genere di progettazione urbanistica globale, che abbellisce, arricchisce e armonizza il paesaggio e il suo contesto. A lui piace portare avanti i progetti in cui crede, e pur essendo questo un periodo di crisi, ritiene sia giusto trarne la migliore opportunità, così quando gli chiediamo di darci la sua definizione di natura, risponde che è tutto quello che essa in origine offre ma è anche tutto ciò che scopre una seconda vita e rivive in un altro contesto.

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