Una frase di Theodore Roosevelt è nascosta nel paracadute del rover Perseverance atterrato su Marte. «Dare mighty things» ovvero «è molto meglio osare». La frase fa parte del discorso del 1899 da Theodore Roosevelt, pronunciato prima di diventare il 26esimo presidente degli Stati Uniti.

Ad aumentare l’interesse sulla notizia è che la frase è stata inserita sotto forma di messaggio in codice. 

Fa infatti parte del paracadute che ha permesso al rover Perseverance della NASA di raggiungere intatto il suolo marziano lo scorso 18 febbraio.

Il messaggio è stato decodificato grazie allo sforzo condiviso di diversi appassionati di Spazio, informatica e crittografia su Internet seguendo alcuni indizi forniti dai tecnici dell’ente spaziale americano.

L’idea del messaggio

L’idea del messaggio nascosto è di Ian Clark, responsabile NASA dello sviluppo del paracadute di Perseverance, indispensabile per rallentare la corsa del rover dopo il suo ingresso nella sottile atmosfera marziana e già sperimentato in altre missioni, come quella di Curiosity nel 2012.

Come è stato scritto il messaggio

Non è facile individuare in messaggio: che è infatti criptato. È apparso in codice binario. Come si fa a scoprire? Attraverso i colori bianco e rosso del paracadute.

Ciascuno degli anelli concentrici rappresenta una lettera. Gli zero e gli uno devono essere suddivisi in blocchi di 10 caratteri, e da ciò, aggiungendo 64 si ottiene il codice ASCII del computer che rappresenta la lettera appunto.

Altri messaggi nascosti

 Questo non è l’unico Easter Egg (cioè messaggio nascosto) contenuto in Perseverance. In una delle immagini rilasciate dal rover in settimana si vede, zoomando, un ritratto di famiglia dei rover marziani che include l’elicottero-drone Ingenuity della missione Mars 2020.

A bordo di Perseverance si trovano anche microchip contenenti 10,9 milioni di nomi di appassionati di Spazio che hanno partecipato a un concorso per inviare il proprio nome su Marte. Ed ancora, una piastra di alluminio con un’immagine del bastone di Asclepio, il dio greco della Medicina, che supporta la Terra. Un omaggio al personale medico in prima linea contro la pandemia.

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