La pittura di Sonia Alvarez
Introspettiva, intima e personale, la pittrice Sonia Alvarez nasce a Marsiglia da genitori greci. Dopo gli studi umanistici frequenta l’atelier di Marguerite Allard dedicandosi al disegno, alla pittura e alla scultura. Lascia Marsiglia nel 1953 e vive in Marocco per 3 anni; a Parigi dal ’57 al ’59 e poi in Olanda per 6 anni, dove esegue soprattutto dei ritratti. Nel 1966 torna a vivere a Parigi dove frequenta artisti come Titina Maselli, Laurence e Fabio Rieti, Gilles Aillard, Leonardo Cremonini.
Nel 1977 conosce Piero Guccione e trascorre periodi di lavoro sempre più lunghi in Sicilia, dove nel ’79 si trasferisce definitivamente. La sua prima personale alla Galleria “Il Gabbiano” di Roma nel 1985 e tra le altre alla “FIAC GrandPalais” di Parigi nel 1988 e nel ’97 Marco Goldin le dedica una mostra antologica alla “Galleria d’Arte Moderna” di Conegliano Veneto. Dal 1981 è componente storico de
Il Gruppo di Scicli, cinque autori presenti nella Collezione Permanente d’Arte Contemporanea del Senato della Repubblica, a cui sono state dedicate diverse mostre tra cui: alla Galleria d’Arte Moderna di Conegliano Veneto nel 2001, ai Musei di San Salvatore in Lauro di Roma e alla Galleria d’Arte Moderna di Catania nel 2004, presso la Sala dei Beni Culturali Cappuccini di Assisi nel 2006.
Nel suo lavoro ha saputo maturare, partendo dai mezzi espressivi prediletti, l’olio e il pastello, ed evolvere positivamente in tutti gli aspetti della sua attività, mantenendo costante il perfezionismo esecutivo, la sua tensione artistica. Quella di Sonia Alvarez è pittura manifesto nel quale è sommessamente affermato che al di fuori di noi non c’è nulla e tutto l’universo è in noi, attorno a noi, in tutto ciò che circondiamo con il nostro affetto; nell’intimità della nostra casa; perché è qui che trovi le piccole cose da amare, dove tutto ha un’anima, anche le persiane che guardano fuori mentre ci proteggono amorevoli e discrete da ciò che è invadente: dagli altri, innanzitutto, ma anche dalla luce del sole.
La Alvarez dipinge immagini di interni: “Gli angoli della sua casa saturi di memorie, di letteratura, di dipinti di artisti amati, dalle icone russe che le ricordano la casa dei nonni di origine greca, alle stoffe di Vermeer e degli interni olandesi in cui ha vissuto per alcuni anni, ai dipinti di La Tour o di Chardin”. Nella sua pittura è la penombra ad essere protagonista.
Foto di Gianni Mania
Cit. Gino Carbonaro