Il 9, 10, 11 ottobre la festa dei libri è tornata A Ragusa

Una edizione dal significato particolare, tanto voluta dagli organizzatori -con in testa Alessandro Di Salvo– quanto apprezzata dal pubblico, nonostante la riprogrammazione, le temperature inusualmente rigide e le restrizioni anti covid. 

Il 9, 10 e 11 ottobre la festa dei libri ha animato il capoluogo barocco, confermandosi, uno degli eventi più attesi dell’anno. Mascherine, ingressi contingentati, prenotazioni online, misurazione della temperatura ad ogni appuntamento non hanno smorzato l’entusiasmo degli incontri con gli autori. Momenti di riflessione, di crescita e di confronto sull’attualità, sul futuro, passando dalla politica alla scienza, dall’arte alla filosofia, dallo sport alla letteratura dell’infanzia e non dimenticando gli omaggi alla grande epopea di Montalbano, a Mimmo Paladino, a Gesualdo Bufalino. Il messaggio lanciato da A Tutto Volume è forte e chiaro e riguarda la forza della parola per migliorare le cose ad ogni livello. “La ricorderemo come l’edizione della rinascita culturale – ha detto il direttore artistico della manifestazione – della voglia di stare insieme accanto ai libri, nonostante le nuove regole di comune convivenza. L’affezionato pubblico è stata la nostra spinta e la nostra forza e ci tengo a ringraziare tutti gli autori ospiti che hanno impreziosito l’edizione 2020. Ci fermiamo qualche settimana e poi ci rimettiamo a lavoro: diamo infatti appuntamento a giugno con la dodicesima edizione di A Tutto Volume“.

A chiudere la tre giorni di incontri è stato Gianrico Carofiglio che, in un doppio incontro vista la grandissima richiesta, ha presentato il suo libro “Della gentilezza e del coraggio”. “Il conflitto fa parte della nostra dimensione collettiva, è uno strumento per il progresso – ha spiegato rispondendo alle domande di Massimo Cirri – Non c’è progresso senza conflitto. Di fronte al conflitto si può reagire con la vigliaccheria, con la mitezza o con la violenza. Tuttavia, io suggerisco la possibilità di utilizzare lo strumento della gentilezza per trasformare il tutto in una energia positiva. È come imparare l’arte marziale: non oppongo la mia forza alla forza dell’avversario, bensì cedo alla sua forza e cerco di trovare con lui un punto d’incontro. Così si crea la forza cooperativa”. 

L’edizione 2020 è stata aperta da Giovanni Floris, il quale ha parlato di “una bellissima esperienza”. Colpita “dall’impeccabile organizzazione e dalla calorosa partecipazione del pubblico” la scrittrice Sara Rattaro mentre per lo scrittore Diego De Silva, protagonista di un reading nella serata d’apertura del festival, viene “confermata anche quest’anno la qualità inossidabile dell’offerta culturale di A Tutto Volume. Anche alla faccia del Covid!”. E se per Romana Petri si è dinnanzi a un “indimenticabile festival, dove ogni incontro è un successo”, per Luca Bianchini è un chiaro invito a visitare Ragusa nei giorni del festival, come ha suggerito sui suoi canali social trasformandosi in un ambasciatore di questo territorio: “Ragusa è meravigliosa: ricca di storia, di arte, di gentilezza e di luce. Era da tempo che volevo visitarla, ma devi venirci apposta, non ci capiti. Ne vale la pena”. 

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