C’è tempo fino al 22 novembre 2020 per partecipare alla mostra virtuale sui meme che dai social diventano oggetto di studio tra arte e comunicazione.

Chiunque abbia a che fare con smartphone e pc non può sfuggirgli. Anche i più “a-social” sono stati raggiunti almeno una volta, da un meme. Così divertenti e sintomatici, i meme giocano un ruolo sempre più dirompente nel mondo dell’informazione social del nostro secolo. Non ci sono confini: Da Be like Bill a Disaster Girl, dalle scarpe Lidl ai più illustri protagonisti del panorama politico e sociale contemporaneo. Nelle immagini virali c’è tutto lo spirito dei tempi: celebri quelli sullo “scontro” tra Greta Thunberg e Trump.

Un’unica costante: il carattere instabile, inafferrabile, metamorfico, genuino, intrinsecamente collettivo, impossibile da dominare.

Cosa sono i meme? In sintesi, si tratta in genere di immagini che dilagano sui social, spesso rappresentanti persone o animali, recanti una scritta ironica. Eppure la definizione di un prodotto che cattura l’attenzione di milioni di persone non può essere liquidata così. 

Trasversalmente tra social e arte, da anni si sta costruendo una vera e propria teoria memetica, una disciplina eclettica che unisce semiotica, filosofia e studi sociologici dell’era digitale che ha come obiettivo definire le caratteristiche del meme come linguaggio contemporaneo

I meme sono quindi diventati uno dei nuovi cult  intellettuali, segni che travalicano l’ironia digitale per essere studiati come strumenti di riflessione sulla creatività contemporanea. Tradotto? Una delle forme di espressione più potenti della nostra epoca. Non a caso, quest’anno, a decretare il successo della meme-mania si inaugura Biennial 4 Memes: the Memennial, l’edizione inaugurale della biennale dedicata al meme.

C’è tempo fino al 22 novembre 2020 per partecipare all’open call virtuale dell’iniziativa a cui, a dicembre, seguiranno eventi incentrati sul tema dell’arte digitale. Tenuti contemporaneamente a Seattle, Dallas e, ovviamente, online, tali appuntamenti daranno così spazio ai lavori presentati e selezionati da una giuria di esperti.

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