Una nuova torre residenziale ‘botanica’ e un ponte ‘serra’ aperto alla città. Sono gli elementi principali del progetto di rigenerazione del grattacielo Pirelli a Milano, presentato dal ceo di Coima, Manfredi Catella, e dagli architetti Stefano Boeri ed Elizabeth Diller, che si sono aggiudicati la gara internazionale.

Così l’edificio meneghino nel cuore di Porta Nuova, fra la stazione Centrale a est e scalo Farini a ovest, si presenterà alto, tutto verde e con un ponte sospeso. A cambiare volto sarà l’intero complesso di edifici di via Pirelli acquistati nel 2019 da Coima per 175 milioni di euro.


Il progetto

Il progetto prevede infatti il recupero del grattacielo pirelli in chiave sostenibile e innovativa in linea con i parametri Next Generation EU, la costruzione di un nuovo grattacielo e la riqualificazione del ponte su via Melchiorre Gioia.

La nuova struttura sembrerà un “Bosco verticale” composto da piante e alberi in grado di “mangiare” lo smog e produrre ossigeno. Una torre residenziale di 1.700 metri quadrati, fatta di una vegetazione. Alberi, piante e cespugli saranno distribuiti su tutti i piani in modo da sfumare i colori dell’edificio – specie in primavera. Secondo i primi calcoli tutto questo green assorbirà 14 tonnellate di CO2, producendo 9 tonnellate di ossigeno l’anno al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Con 2.770 mq di pannelli fotovoltaici, l’edificio sarà in grado di autoprodurre il 65% dell’energia di cui ha bisogno. Il legno impiegato, poi, diminuirà il carbon footprint.

Il ponte sarà invece un hub a servizio della città: uno spazio-casa di eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness – il nuovo meeting point nonché laboratorio sull’impatto climatico e ambientale. I suoi colori, inotre, lo trasformano in un’estensione della Biblioteca degli Alberi. Il ponte ospiterà anche la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.


Le dichiarazioni

Stefano Boeri ha dichiarato: “Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica“.

Insieme ai palazzi Gioia 22, Pirelli 35 e Gioia 20, il Pirelli 39 contribuirà a riqualificare l’area in rilancio già da tempo, completando un processo di rigenerazione estetica e qualitativa del quartiere.

0