Musica sudamericana che risuona nelle orecchie, i colori del carnevale di Rio che rimbalzano sullo schermo tra primo e secondo tempo: è l’aria del “Mondiale dei mondiali”, come è stato ribattezzato dai telecronisti sportivi. Il Brasile ospita quest’anno i giocatori di 32 squadre di calcio provenienti da altrettante culture, ognuna con le proprie tradizioni e usanze. Ma tuffiamoci nell’atmosfera del campionato del mondo avvicinandoci alle abitudini culinarie dei padroni di casa: parliamo della Caipirinha, un cocktail tipicamente brasiliano.
Le sue origini si perdono tra le piantagioni di canna da zucchero, di cui la Cachaça è un distillato. Il nome di questa celebre bevanda viene dal portoghese “caipira”, il termine con cui venivano indicati i contadini brasiliani. Significa “umile, semplice” ed è usato appunto per connotare una bibita che in origine veniva consumata prevalentemente dalla gente più umile. Oggi la Caipirinha è considerata come uno dei 50 drink migliori al mondo. Gli ingredienti? Cachaça, lime, zucchero di canna e naturalmente tanto ghiaccio tritato. Il tutto pestato a regola d’arte e servito con una guarnizione di fettine di lime, per ottenere un cocktail ottimo e rinfrescante, da gustare in compagnia degli amici durante le calde sere d’estate.
Dubitiamo che nella dieta ferrea pensata dal Mister Prandelli e dal suo team appositamente per i calciatori ci sia spazio per qualche gli alcolici; quel che è certo è che i nostri ragazzi, prima o dopo il Mondiale, avranno occasione di assaggiare questo cocktail simbolo della tradizione nazionale.

0