Multimedialità, panorama e territorio: DFG Architetti
Uno spazio geometrico a definire un rapporto di intenso dialogo tra ambiti, sia dal punto di vista fisico/visivo che da quello concettuale/sensoriale. Una linea sfrangiata lungo la quale il verde e il percorso architettonico si sfiorano, contaminandosi a vicenda.
Un bando, un progetto, una sfida che il team targato DFG Architetti porta a casa. Davide Scrofani, Ferdinando Mazza, Giuseppe Francone si sono aggiudicati la progettazione esecutiva e la realizzazione del nuovo percorso pedonale multimediale che collega Piazza S. Giovanni e Via Rapisardi a Ragusa, messo a bando dall’amministrazione comunale.
Un lavoro esclusivo, connubio fra tecnologia, architettura e verde sviluppato sul concetto di continuità e condivisione. La proposta verte infatti sulla realizzazione di un asse, una sorta di filo conduttore rettilineo tra l’accesso da Piazza S. Giovanni e quello da Via Rapisardi. Un asse che divide l’area in due porzioni: quella verde a nord, con la grande aiuola quadrangolare del Giardino e gli Orti che ospitano piante aromatiche, da quella lastricata a sud, in cui è prevista la realizzazione di una Piazza continua. Questo filo funge da elemento ordinatore dell’intero progetto. Una spina dorsale che accoglie le principali attrezzature di arredo urbano, le diverse soluzioni architettoniche per l’amplificazione dell’esperienza sensoriale, l’illuminazione e i dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche.
Ogni dettaglio è ideato seguendo i più alti standard del settore. Per gli arredi, il team ha scelto di seguire le strategie dell’Universal Design: dagli appoggi ischiatici, per i soggetti con ridotta capacità motoria, alle sedie ad altezza variabile, dai cestini per rifiuti ai pannelli informativi e le mappe tattili. Il look del nuovo percorso pedonale è caratterizzato da un sistema di pannellature perimetrali che punta alla ridefinizione dei margini, per la ricostituzione di un’immagine unitaria dell’insieme lasciando trasparire gli antichi prospetti. I pannelli, oltre a ricostituire architettonicamente i fronti e ad illuminare lo spazio nelle ore serali con diversi scenari e ambientazioni, sono progettati per essere, nei tempi e/o nelle occasioni che la comunità riterrà opportuni, usati come supporti per schermi in collegamento diretto con le principali attrattive dell’Interland o di Ragusa stessa, divenendo così veicolo di proiezioni interattive volte alla promozione turistica della città. Altri sono stati progettati per essere utilizzati come fondali per proiezioni di filmati o informazioni relative a servizi e strutture, sempre interattive grazie all’utilizzo di sensori cinetici. Altri ancora, infine, potranno essere usati per mostre o esposizioni temporanee. Per quanto riguarda l’illuminazione DFG Architetti ha puntato sul concetto di linearità integrata oltre che per ragioni architettoniche anche per una migliore identificazione del percorso da parte di soggetti con ridotta capacità visiva. Il sistema illuminotecnico a luci LED incassate a pavimento sfrutta la diffusione della luce mediante i pannelli perimetrali per creare modulazioni luminose RGB, che danno vita a scenari nuovi e cangianti a seconda dell’occasione. L’apertura degli Orti, tramite l’abbattimento di alcune murature preesistenti è l’ultimo accorgimento del team di architetti che permette, ad un ambito intimistico e naturalistico, ricco di alberi e piante aromatiche, di relazionarsi e di dialogare in maniera più o meno “filtrata” con lo spazio, dal carattere decisamente più urbano del percorso pedonale.
Spina dorsale, l’asse rimane l’elemento chiave dell’intervento sia da un punto di vista compositivo/formale, che da un punto di vista tecnico. Esso accompagna l’intero sviluppo del nuovo percorso. Dal piccolo balcone aggettante passando per la rampa lastricata fino agli Orti, resta il punto di riferimento di ogni visuale. L’asse organizza l’area di intervento in diversi ambienti, dei quali fruire in maniera diversa, pur riconducendoli ad un’area architettonica unitaria. Il nuovo Cortile sarà un luogo di passaggio, un luogo di sosta e un luogo di socializzazione, ma sarà anche e soprattutto una grande finestra sulle risorse storiche, culturali e naturalistiche di Ragusa per promuovere a livello economico e turistico la città e il suo territorio.
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