Progressione esponenziale
Una teoria complicata. Priva di una fine, essa risulta praticamente astrusa, ma rappresenta la formula reale della società odierna. Tutto è continuo progredire: dal valore delle cose all’importanza delle persone, dalle azioni alle riflessioni.
Non è la scoperta dell’America, è solo una constatazione. Basti pensare alla leggenda dell’invenzione dell’antico gioco degli scacchi in cui si narra che l’ideatore chiese al Re di Persia, come equa ricompensa per la sua invenzione, un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due chicchi per la seconda, quattro per la terza e così via. Il Re disse ai cortigiani di accontentarlo, perché anche per lui la richiesta era da considerarsi equa, ma gli fu risposto che era impossibile! Già alla ventunesima casella sarebbero stati necessari un milione di chicchi e tutto il grano del mondo non sarebbe bastato per arrivare alla sessantaquattresima. Gli antichi erano già consapevoli che una crescita in progressione esponenziale è talmente rapida da sfuggire all’intuizione umana.