Puzzle: storia e curiosità
È difficile immaginare che i puzzle sono stati inventati nel 1766 a scopi educativi. John Spilsbury, incisore e fabbricante di mappe di Londra, decise un giorno di incollare una delle sue cartine geografiche su una tavola di legno duro e poi di tagliare i singoli paesi in corrispondenza dei loro confini con un seghetto da intarsio. Nota con il nome di Dissested Map (mappa sezionata), sarebbe stata usata negli anni a venire come un valido strumento per insegnare ai bambini la geografia. I puzzle in legno per adulti furono prodotti solo nel novecento. Molto costosi, perché realizzati tagliando un pezzo alla volta, non erano concepiti per essere incastrati. Erano venduti in quantità alquanto limitate ad acquirenti molto ricchi che ben presto adottarono tale nuovo mezzo di intrattenimento durante le feste nelle loro case di campagna. Il nome puzzle fu ufficialmente coniato nel 1908, con riferimento ai pezzi che si incastrano tra loro. Nel 1990 i puzzle erano diventati talmente redditizi che la società di giochi Parker Brothers concentrò la propria attenzione interamente sulla loro produzione in serie. Fu solo all’inizio della Depressione del 1929 che si affermarono come passatempo nazionale apprezzato indipendentemente dall’estrazione sociale. L’introduzione dei pezzi tagliati su cartoncino pressato, molto più economici, portarono alle stelle le vendite. Era il 1932. Fu in questo periodo che i puzzle divennero gadget di diversi prodotti. E’ da allora che il mondo occidentale li usa come semplice forma di intrattenimento e riesce a sopravvivere nonostante la concorrenza dei sofisticati prodotti tecnologici.
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