Senza tempo: l’eleganza del design
Senza tempo. Eleganza e invenzione. Impronte indelebili di un vicino passato. Icone che non moriranno mai. Storie di oggetti che hanno fatto la storia.
ALGOL
Progettato nel ’64 da Zanuso e Sapper, con le sue linee inconfondibili, Algol è un apparecchio in materiale plastico ABS con profili arrotondati e smussati, caratterizzato dallo schermo inclinato e arrotondato da 11 pollici che ne permette la visione anche quando è posato a terra. La sua compatezza, il muso rivolto verso l’alto lo hanno reso irresistibile per generazioni. Le linee aerodinamiche, la simmetria, la riduzione delle forme, l’impiego di materiali poveri e l’adozione di tecnologie elementari, entrarono a far parte del codice stilistico dei designer. Venne premiato con la medaglia d’oro alla II Biennale del Disegno Industriale di Lubiana nel 1965 ed esposto nei più famosi musei internazionali, tra cui il MOMA di New York. Archetipo del televisore per eccellenza, Algol è negli anni divenuto il simbolo di Brionvega.
TIMOR
Timor è un calendario perpetuo da scrivania progettato da Enzo Mari per Danese nel 1966. Costituito da una base in ABS ed una serie di fogli in PVC litografato, ognuno con un numero da 1 a 31, i nomi dei giorni da lunedì a domenica e il nome del mese da gennaio a dicembre, fissate ad un asse che ne permette la rotazione e il posizionamento. L’apertura a ventaglio consente di scegliere i fogli per comporre la data che vengono appoggiati sul braccio orizzontale della base. I restanti sono lasciati verticali, nascosti all’interno della base. Con questo prodotto Mari indaga intorno alla sperimentazione di nuove forme valicando gli schemi formali tradizionali. Timor è prodotto con la base bianca, nera e verde e con gli elementi in PVC bianco litografato in nero. Disponibile in italiano, inglese, francese, tedesco è annoverato fra i classici del design e si rivolge ad un pubblico colto, raffinato e intelligente.
GA45 pop
Probabilmente l’unico mangiadischi di design italiano, è divenuto simbolo della generazione dei teenagers anni 60. Questo prodotto cambiò il modo di ascoltare la musica. Essendo portatile, permetteva, infatti, di usufruirne in qualsiasi luogo. Disegnato da Mario e Dario Bellini nel 1969, ha una forma singolare che ne enfatizza il design essenziale ed elegante. Robusto, facile da trasportare, realizzato in colori ‘lisergici’ dal verde acido all’arancione e relativamente a buon mercato, Ga45 Pop rappresenta un ottimo esempio del sogno democratico e di un periodo della nostra storia in cui evoluzione e cambiamento erano le parole d’ordine. È stato presentato in numerose esposizioni fra le quali la Collezione Permanente della triennale di Milano e la Collezione Permanete del MOMA di NewYork.
Poltrona Up 5_6
Disegnata nel 1969 da Gaetano Pesce, fa parte di una serie di sette sedute fuori dal tempo per l’idea universale che raccontano: la donna in tutte le sue sfaccettature. Questa collezione divenuta fi n dalla nascita uno dei simboli del design, è prodotta da B&B Italia con accorgimenti e materiali che ne hanno rinnovato le prestazioni. In poliuretano espanso rivestito in tessuto elasticizzato, all’origine era confezionata sottovuoto. Oggetto Pop che esprime tutta l’energia sfrontata degli anni ’60 e l’interesse per le nuove tecnologie è ispirata dalla morfologia femminile. Il pouf legato alla poltrona evoca la palla del prigioniero e rinvia all’alienazione del genere. Esposta nei più rinomati musei internazionali, mantiene intatta la sua carica anche dopo quarant’anni.
Grillo
Disegnato da Zanuso e Sapper, prodotto da Siemens nel 1966 e venduto dalla SIP dal 1967, questo telefono fisso è il primo flip-flop phone. Annoverato fra le rivoluzioni del periodo, ha una forma a conchiglia apribile la cui realizzazione anticipa il processo di miniaturizzazione dei componenti elettrici e meccanici. L’apparecchio, dalla carrozzeria in plastica, è suddiviso in due parti incernierate, che fanno coincidere la chiusura e l’apertura delle valve con l’apertura e la chiusura della conversazione. I tasti dei numeri sono inseriti all’interno della caratteristica rotella dei telefoni di una volta. Il nome deriva dalla suoneria che ricorda il verso del piccolo insetto. Le sue particolarità consentirono di trattarlo non più come semplice oggetto, bensí come complemento d’arredo. Esposto al MOMA di New York per un intero anno, venne insignito nel 1967 del Compasso d’Oro.
Minikitchen
Una cucina elettrica su due ruote che contiene, in un solo metro cubo, tutto il necessario per preparare e apparecchiare per sei persone. Questo mito del design oltremodo attuale fu progettato nel ’63 e prodotto da Boffi nel 64, anno in cui vinse la medaglia d’argento alla XIII Triennale di Milano. Oggi la versione originale in legno fa mostra di se presso la permanente del MOMA di New York. La mini-kitchen di Joe Colombo esplicita alcuni dei concetti che in quegli anni erano alla base di un nuovo modo di abitare e di vivere: la cucina era un luogo dove avere tutto a portata di mano, ma al contempo doveva essere bella, allegra, divertente, facilmente trasportabile è collocabile anche in spazi alternativi. Le dotazioni consistono in: piano di cottura, minifrigorifero, cassetti, sportelli vari, prese di corrente per piccoli elettrodomestici, grande tagliere e pianetto estraibile di servizio.
Nuvola rossa
Datata 1977, questa libreria è uno dei più importanti lavori di Vico Magistretti. Caratterizzata dal rapporto straordinario fra leggerezza figurativa e peso strutturale è stata messa in produzione da Cassina. Come molti dei mobili creati da Magistretti, è una vera e propria invenzione, seguita dal designer nei minimi dettagli: dalla sperimentazione del prototipo alla fase di produzione. L’idea è quella dell’autocostruzione: alla base del concept una struttura pieghevole, con i quattro ripiani centrali asportabili e gli ultimi impilabili. Fondamentale il ruolo delle cerniere. Di Nuvola rossa colpisce l’essenzialità fuori dal tempo e la versatiltà che la rende perfetta anche come divisorio. Nata in legno di faggio, è ora disponibile anche in laccato bianco o nero.
Mezzadro stool
Lo sgabello Mezzadro, disegnato nel’57 dai fratelli Castiglione e messo in produzione da Zanotta nel ’70 è davvero inconfondibile. La sua stravaganza, i riferimenti dadaisti e il montaggio elementare di oggetti appartenenti ad altri prodotti incarna la filosofi a dello studio. Quattro gli elementi: sedile di un trattore, perno, balestra e traversa. Per il sistema del fissaggio è usato un galletto, pezzo del bloccaggio delle ruote della bicicletta. La seduta è in lamiera stampata e verniciata; la balestra, sostegno del sedile del trattore, qui serve per rendere più elastica la seduta. La traversa di legno, che ricorda un giogo, fornisce gli altri due punti d’appoggio necessari per la stabilità del sedile. Prodotto dall’incredibile appeal, è esposto nei principali musei del mondo.
Lounge Chair & Ottoman
La Lounge Chair è uno dei progetti più famosi dei fratelli Eames. Creata nel ’56 e prodotta da Vitra, è ormai un classico. Non solo una poltrona, ma un pezzo di cultura americana, incarna alla perfezione l’immagine di fiducioso ottimismo degli American Fifty. Combina in maniera ideale raffi nato design, massimo confort e alta qualità. Ispirata alla tradizionale sedia da club inglese, il suo aspetto è definito da imbottiture di pelle nera abbinate a una scocca in legno scuro, su base a stella realizzata in alluminio. Nel rispetto del design più autentico degli Eames, è ora disponibile una versione leggermente ritoccata nelle misure e una sofisticata edizione White in pelle bianca, alluminio lucido e radica di noce, che si inserisce armoniosamente negli interni più chiari delle case contemporanee.