Touch the future
Internet cresce costantemente: cresce il suo impatto economico nella gestione delle imprese, così come l’interesse di amministrazioni, governi e società di settore.
Cresce infine l’interesse delle persone comuni, che gestiscono le attività più disparate direttamente dal web. 17,2 milioni di persone al mese accedono a internet da tablet o smartphone, ma sono ancora di più (24 milioni), quelli che lo fanno dal computer. In Italia i dati indicano l’esatto opposto: 7,4 milioni di persone preferiscono navigare su internet da dispositivi mobili e solo 5,3 milioni da pc. A metà strada tra le due categorie troviamo i 7,2 milioni di italiani che usano internet sia da computer che da smartphone o tablet.
Un mondo basato sulla connessione e costituito da miliardi di dispositivi gestibili con un semplice tocco. La parola magica è touch. Lo conferma l’incremento record delle sue applicazioni, oggi non più limitate ai dispositivi di telefonia ma presenti su quasi tutte le apparecchiature tecnologiche.
Scriviamo, parliamo, leggiamo, scattiamo foto, ascoltiamo musica, condividiamo, recensiamo, ma possiamo anche prenotare, comprare, vendere, pagare, gestire altri apparecchi come gli elettrodomestici e il riscaldamento. Possiamo addirittura aprire ed accendere un’autovettura.Stiamo per entrare in una nuova era. Niente più tessere, chiavi, bancomat; tutto si gestirà con un unico strumento.
Se le aziende produttrici, i web designer, i gestori telefonici hanno iniziato da un pezzo la corsa al miglioramento dei propri prodotti e se la popolazione continua ad attendere le versioni aggiornate di smartphone, tablet, applicazioni e nuovi gadget, le amministrazioni procedono a rilento in materia di adeguamenti delle infrastrutture, dei punti di accesso e di qualsiasi altro strumento per conformare le città ai nuovi standard di vita imposti dallo sviluppo tecnologico.
In Italia, si profilano passi avanti solo in concomitanza con l’apertura di EXPO 2015, l’evento economico più importante a livello internazionale che verrà ospitato dalla città di Milano. È così che anche nel bel paese avremo zone wi-fi ad accesso illimitato e gratuito in differenti aree della metropoli padana, oltre a totem turistici informativi piazzati in punti strategici, dispositivi per accedere a più servizi in mobilità (bus, metro, taxi), car, scooter e bike sharing, servizi di roadside assistance (un meccanico a disposizione in qualsiasi momento in qualsiasi luogo), nuove app che permetteranno di prenotare biglietti d’ingresso agli eventi senza la necessità di dover fare lunghe file, piattaforme internet dove aziende del settore turistico (alberghi, ristoranti, musei, punti informazione, editori di guide turistiche) potranno inserire e condividere i loro servizi e dare così la possibilità agli utenti di creare pacchetti completi a seconda delle differenti esigenze. Icone, QR code e app serviranno anche a risolvere difficoltà linguistiche e non solo.
Una modalità di comunicazione bidirezionale: gli utenti non sono più soggetti passivi ma fruitori attivi. L’utilizzo di approcci aperti che consentano la partecipazione dinamica è la strategia vincente per il business del futuro. Gli utenti amano pubblicare recensioni, raccontare le proprie esperienze, aggiungere commenti, condividere sui social. Ogni amministrazione pubblica e ogni azienda che voglia essere competitiva sul mercato dovrebbe permettere di fare queste azioni. E se la tecnologia ci consente di interagire e condividere col mondo attraverso un tocco, è ovvio che i supporti per farlo debbano essere siti internet responsive, piattaforme di condivisione servizi, social e applicazioni.