Un progetto innovativo, funzionale per completare l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Questa la sfida che l’Asp iblea ha avviato firmando il protocollo d’intesa con il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e l’Ordine degli Architetti della provincia di Ragusa.

Il direttore generale dell’Asp, Angelo Aliquò, ha annunciato infatti di voler rinunciare al progetto originale dell’ampliamento della struttura, che in pratica prevedeva il ribaltamento delle due torri del Giovanni Paolo II già edificate e funzionanti.

La scelta è quella scegliere un progetto migliore, che possa soddisfare le aspettative per un ospedale che rappresenterà un importante punto di riferimento territoriale.

Il concorso di progettazione a due gradi

Nel corso della presentazione dell’iniziativa è stato annunciato il Concorso di Progettazione a due gradi per il completamento del nuovo ospedale di Ragusa. Il progetto prevede un quadro economico di quasi 40 milioni di euro per per circa 16.000 mq. Si aggiungeranno circa 151 nuovi posti letto nelle varie discipline sanitarie.

Per il presidente dell’ordine ibleo l’opportunità rappresenta “una giornata di luce, visto il grigiore di questo periodo caratterizzato dalla pandemia”. L’architetto Salvatore Scollo ha posto l’attenzione su un importante evento che incornicia un lungo percorso intrapreso con forza dall’ordine e dalla Fondazione Arch.

Le dichiarazioni

“Con la sottoscrizione del protocollo tra ASP, Consiglio Nazionale Architetti p.p.c. e Ordine degli Architetti p.p.c di Ragusa si è individuato il metodo per l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, quindi, confidando nelle politiche regionali per il reperimento dei fondi, potranno essere affidate al vincitore anche le fasi successive della progettazione nonché della Direzione Lavori.

E’ un percorso virtuoso in cui il committente cede parte della propria sovranità sul tema posto in gara, a favore di una scelta di qualità. Nei 2 gradi non sono richiesti particolari requisiti che spesso sbarrano la partecipazione ai giovani talenti, favorendo quindi un ricambio generazionale”.

Scollo ha ringraziato il direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Angelo Aliquò, “per aver creduto insieme al suo staff in questo percorso”  e Rino La Mendola, vice presidente del consiglio nazionale architetti p.p.c. e componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nonché promotore dell’adozione dei bandi tipo per le opere pubbliche da parte della Regione Sicilia, delegato alla sottoscrizione del protocollo, “che ci ha supportato sin dalle fasi preliminari”.

L’augurio è che sempre più Enti possano avvalersi di tale strumento implementando anche il confronto con la società civile, la cittadinanza, le associazioni. L’obiettivo è avere una visione degli spazi e della città inquadrata in un piano urbanistico e delle opere unitari”.

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