Valore aggiunto – L’arte di Kapel
Emanuele Cappello nome d’arte Kapel studia all’Istituto d’Arte di Comiso, al Liceo Artistico di Palermo e di Firenze e frequenta poi l’Accademia “La grande Chaumiére” di Parigi. Grazie alle sue spiccate doti e al precoce talento artistico, nel 1951 riceve da Sua Santità Pio XII una borsa di studio per proseguire gli studi artistici. Dal 1954 lavora professionalmente come pittore e scultore. Citato in molte pubblicazioni del settore, nel 1999 viene inserito nel prestigioso Dizionario Internazionale d’Arte E. Benezit (Grund, Paris). Suoi dipinti si trovano in collezioni private e pubbliche in quasi tutto il mondo. Nella sua lunga attività artistica, esegue lavori in affresco per diverse chiese in Sicilia e in Arabia Saudita. Nel 1966, il Governo Italiano acquista una sua opera per Palazzo Chigi. Hanno scritto di lui e della sua arte numerosi critici ed intellettuali. Per riconosciuti meriti artistici è socio di diverse Accademie e Associazioni Culturali. Emanuele Cappello trasferisce nei suoi lavori l’emozione che riesce a cogliere da un oggetto, da una situazione senza costruirla grazie all’esperienza, alla maturità che acquisisce negli anni trascorsi a tradurre sensazioni ed emozioni in colori, segni, atmosfere. Kapel parla di arte romanica, gotica, pompeiana, bizantina, araba e moderna ma la sua è un arte new dada che rappresenta il primitivismo: una pittura primitiva spontanea senza schemi grafici. Dopo aver vissuto e lavorato a Firenze, Parigi, Montecarlo, Arabia Saudita e negli Stati Uniti, da qualche anno è ritornato nella sua terra e sta lavorando ad un importante progetto inerente il barocco ibleo. Kapel, che quest’anno compie ottanta anni, non ha mai voluto fare arte per tentativi, l’ha sempre fatta studiando ed approfondendo il suo periodo, non quello degli “altri” ed attraverso questo approfondimento è giunto a dei risultati straordinari, sintesi di una pittura nuova che richiama la conoscenza di tutta la storia dell’arte.
4