Chiese che si sgretolano davanti agli occhi dei passanti a ritmo di musica, giocare con le forme originali degli edifici creandone di nuove, proiettare tutto quello che la mente di un’artista può immaginare. E’ il Video Mapping: proiezioni su misura direttamente sulla superficie di un oggetto selezionato per confondere la percezione di prospettiva dello spettatore. Grazie ad un proiettore è possibile curvare ed evidenziare qualsiasi forma, linea o spazio, producendo un suggestivo gioco di luci su di un oggetto fisico, creandone una nuova dimensione e cambiando la percezione stessa dell’oggetto comune. Tutto diventa un’illusione digitale con una precisa sincronia tra le stesse e la musica. Nella realizzazione di questi spettacoli si parte dalla morfologia dell’edificio, costruendone una copia esatta in 3D oppure scattandone una fotografia dalla stessa distanza della futura posizione del proiettore. Successivamente si procede a realizzare il contenuto della performance creando uno storyboard, realizzare la maschera su cui proiettare le immagini e ad effettuare numerose prove per individuare eventuali imprecisioni, il tutto grazie a software specifici. La tecnologia usata si avvale di proiettori con portata massima fino a 1,5 km con una potenza di luce che parte da 5.000 fino a 35.000 Ansi Lumen (= emissione di luce).
La commistione tra la morfologia dell’edificio e l’animazione è di primaria importanza: partendo appunto dalle caratteristiche tecniche ed architettoniche (finestre, archi, porte, colonne, balconi…) si programma un evento che potremmo definire “artistico”. La facciata diventa luogo di esposizione di nuove forme, palcoscenico e teatro. Grandi marchi, celebrazioni storiche, campagne pubblicitarie si sono avvalse del Mapping per coinvolgere gli spettatori in un evento unico. Gli effetti video, i colori, le luci ed i suoni arrecano valore aggiunto a tali video installazioni accrescendo l’emozione, la suspense e l’effetto sorpresa. Non solo grandi strutture. Il Mapping può essere realizzato su qualsiasi superficie: dagli interni ad oggetti più piccoli.
Quindi tali tecnologie sono utilizzate per l’interior design, gli showroom, le rappresentazioni teatrali, i concerti, le notti bianche ed anche per gli eventi nelle città. Da ricordare l’Opera House di Sidney, una delle opere architettoniche simbolo dell’Australia, colorata dagli Obscura Digital con Video Mapping in occasione del concerto della Youtube Simphony Orchestra e un Mapping realizzato per celebrare l’unione degli Emirati Arabi sulla Gran Moschea dello sceicco Zayed: una proiezione che ha richiesto 44 proiettori per un totale di 840,000 lumens coprendo una superficie larga 600 piedi e alta 351 m. Attualmente, essendosi questa tecnica diffusa in tutto il mondo come la più vivace e applaudita forma d’intrattenimento e comunicazione, viene ampiamente utilizzata da artisti indipendenti. Tra questi a livello regionale si distingue il trio ragusano Pixel Shapes (Andrea Criscione, Andrea Campo, Giovanni Mezzasalma) che ha realizzato importanti performance per Nissan, Me36, Lanificio Centro Produzioni, Fire, Wrong, Sicily Music Village, One Day Music e Swarm Festival.

0